Dopo undici udienze arriva una svolta nel procedimento sul crollo del ponte Morandi di Genova, Aspi e Spea hanno avanzato, nella giornata di oggi, la richiesta di accedere al patteggiamento.
Mentre l’udienza preliminare si sta concludendo e si avvicina la decisione relativa ai rinvii a giudizio, la società Autostrade ha chiesto accesso al rito alternativo, ottenendo il consenso da parte dei Pubblici Ministeri. E’ stato previsto anche il pagamento allo Stato di circa 28 milioni di euro, somma che corrisponde esattamente a quella che sarebbe dovuta essere spesa per i lavori di adeguamento delle pile crollate il 14 agosto di 3 anni e mezzo fa, causando 43 vittime.
Egle Possetti, presidente del Comitato parenti della vittime del Ponte Morandi, ha spiegato ai microfoni di Radio Babboleo la sua opinione riguardo alla richiesta di patteggiamento. “Le società in un processo penale hanno condanne di tipo pecuniario, è chiaro che resta aperta tutta la partita civile” spiega la presidente. Egle Possetti continua commentando la richiesta delle società, la quale secondo la stessa sarebbe solo un tentativo di lavarsi la coscienza dalla gravità degli eventi.
Per quanto riguarda l’opinione del comitato sulla richiesta di patteggiamento, Egle Possetti non si smuove di un centimetro e chiarisce che ovviamente, per il comitato, “questo è un segnale di colpevolezza perché con il patteggiamento le società risultano colpevoli, se il patteggiamento verrà accettato dal giudice”.
Concludendo l’intervista Egle ci spiega che la ragione per la quale dedica il suo tempo e le sue energie alla causa è dovuta alla speranza che ancora ripone nella giustizia. “Tutta questa fatica che faccio – chiarisce – è perché spero ancora nella giustizia”.