La protesta del gruppo “Ristoratori uniti Liguria” prosegue, ma in forma diversa rispetto alle precedenti manifestazioni in piazza. Parte così il progetto di sensibilizzazione “Le parole che non ti ho detto” con cui si intende esprimere e raccontare le emozioni del settore della ristorazione.
L’idea è quella di un cortometraggio dove chi aderirà al progetto, potrà descrivere le sensazioni in un breve video che verrà aggiunto assieme a tutti quelli pervenuti. Pochi secondo di spazio per ciascuno per descrivere con una parola, una frase, un aggettivo il proprio stato d’animo. I video, girati in orizzontale, dovranno essere inviati entro il 7 marzo a ristoratoriunitiliguria@gmail.com
“Nessuno di noi è un attore, un modello o chissà cosa – ricordano in promotori nel messaggio rivolto ai colleghi – per cui non abbiate dubbi riguardo al vostro aspetto, il vostro modo di parlare o di muovervi, la bellezza dei nostri animi coraggiosi va ben oltre l’aspetto fisico”
Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria: Marco Guandalini, titolare trattoria Seimino di Busalla e organizzatore di Ristoratori uniti Liguria e promotore di “Le parole che non ti ho detto”