“Un Festival figlio del Covid che ci ha lasciato l’amaro in bocca”. Inizia così l’intervista al presidente di ConfCommercio Sanremo, Andrea Di Baldassare. La 71° edizione del Festival della Canzone Italiana ha lasciato la città di Sanremo senza, di fatto, portare alcun beneficio a pubblici esercizi e attività commerciali. Un danno economico enorme, che si aggiunge alla precaria situazione legata alla pandemia Covid e alle ulteriori restrizioni previste nel ponente ligure. “Gli alberghi sono a -60/70% del fatturato, gli incassi delle attività sono vicini allo zero” commenta Di Baldassare. “Ci incontreremo ancora con le istituzioni, l’impegno da parte di Regione e Comune c’è. Gli aiuti che possono arrivare sono tanti, dal sindaco al governo: se è vero che i ristori arrivano dallo Stato, ci sono tasse comunali e aiuti che possono arrivare dalla Regione. Ognuno faccia la sua parte”.
L’intervista completa a Andrea Di Baldassare:
“Che cosa lascia il festival di Sanremo alle attività commerciali?”
“Molte attività, senza gli incassi del Festival e con l’attuale situazione pandemica (e le restrizioni ulteriori nel ponente ligure) rischiano la chiusura?”
“Quali sono le proposte per riuscire a guardare al futuro e provare a risollevare la città di Sanremo?”