Il 10 marzo scorso il nuovo impianto di gestione dell’indifferenziata ha messo le radici all’interno del polo impiantistico di Scarpino, con la simbolica posa della “prima pietra”. L’impianto entrerà in funzione nella primavera del 2022 e permetterà di convogliare la maggior parte dell’attività di trattamento del rifiuto del bacino del genovesato, in un unico polo impiantistico, realizzando la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio.
“Si tratta di una prima pietra verso il conseguimento della legalità da un lato, e verso la struttura di un sistema di economia circolare dall’altro, che fa ben sperare in un momento di crisi. Prima pietra sinonimo di legalità e visione di futuro” spiega Roberto Spera, responsabile della camera forense ambientale per green economy e blue economy.
“La nostra nazione da ormai qualche decennio vive tragedie legate alle ecomafie da nord a sud, spesso ci capita di assistere ad eventi di cronaca che vanno ad intercettare cattive pratiche in materia di rifiuti ambientali. Un impianto mette nelle condizioni di sapere da dove proviene, come viene lavorato e, sopratutto, dove va a finire quel rifiuto. L’impiantistica è l’avanguardia di un circuito integrato dei rifiuti che rispetti le Leggi” così risponde Spera in merito alla malavita nella gestione dei rifiuti.
Spera, inoltre, sottolinea l’importanza della raccolta indifferenziata, invitando il cittadino a gestire i rifiuti con la massima correttezza. “Tutto il mondo dell’impiantistica, dell’economia sostenibile e della generazione di posti di lavoro, che viene dalla blue e green economy, sarà la salvezza della generazioni future, non solo da un punto di vista ambientale ma anche, sopratutto, sotto l’aspetto economico e sociale. Il cittadino ha un ruolo centrale, che è quello di rispettare le regole, gestire i rifiuti con correttezza” .
Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria l’intervista completa a Roberto Spera, responsabile della camera forense ambientale per green economy e blue economy: