In queste settimane, a Casella e nell’entroterra genovese, si sono registrate diverse scosse di terremoto. Eventi sismici di lieve entità, ma che hanno provocato qualche preoccupazione agli abitanti della zona. La prima scossa a essere percepita è stata quella del 26 agosto alle 21.16, di magnitudo 2.4. Altre due scosse sono state registrate alle 3.08 di domenica 29 agosto (magnitudo 2.1) e alle 8.55 del giorno successivo (maginitudo 2.0).
Abbiamo cercato di fare chiarezza con Daniele Spallarossa, sismologo e geologo dell’Università di Genova.
“Gli eventi sismici, in realtà, sono iniziati già dal 3 agosto, con terremoti di bassa magnitudo non avvertiti dalla popolazione” spiega Spallarossa. “E’ la prima volta che rileviamo eventi sismici in questa zona. Ma non c’è nulla di strano – tranquillizza il sismologo. “Se infatti è vero che la Liguria è una zona a bassa pericolosità sismica, esistono però superfici di faglia ancora attive nel sottosuolo, dovute al fatto che siamo in una zona appenninica”.
I sismologi, comunque, hanno installato una piccola stazione al cimitero di Savignone, per seguire l’evolvere della situazione. In questi anni, spiega ancora Spallarossa, sono stati fatti molti passi avanti per prevedere i terremoti: “La microsismicità, che ora riusciamo a registrare, può farci capire se le faglie sono mature per generare un terremoto importante. Ma non è il caso della Liguria”.