La variante indiana del Covid-19, che in queste ore è penetrata in Italia (due casi positivi registrati in Veneto), per il momento non è arrivata in Liguria. Lo ha detto su Babboleo News Giancarlo Icardi, direttore di igiene al San Martino di Genova e membro della task force regionale per l’emergenza Covid-19. Ancora non si hanno informazioni rilevanti sulla diffusibilità e sulla invasività della variante indiana, e in queste ore si sta verificando se sia in grado o meno di ‘scappare’ all’immunizzazione garantita dalla vaccinazione. “Preoccupazione? No, sorveglianza”, prosegue Icardi, che poi torna sulla campagna vaccinale in atto nella nostra regione e nel Paese. “Il 70% di copertura vaccinale non è un numerino magico, ma quello che dovrebbe farci arrivare a una circolazione minima del virus e il ritorno ad attività ludiche e lavorative pre covid”. E sul Decreto Riaperture non si sbilancia: “Sono decisioni dettate da evidenze scientifiche e dai vaccini, ma anche di tipo politico”. Ma in estate “negli spazi aperti un po’ di allentamento può esserci. Ovviamente non dev’essere un liberi tutti: vanificheremmo tutti gli sforzi fatti”.
Di seguito l’intervista integrale al direttore di igiene al San Martino di Genova Giancarlo Icardi.
Professor Icardi, la variante indiana è arrivata in Italia. In Liguria si registrano casi?
Ecco, vaccini e varianti. Come si comportano quelli in commercio con le varianti note?
C’è preoccupazione?
Il Decreto Riaperture favorisce lo svolgimento delle attività all’aperto. Cosa ne pensa?
Quanto manca all’immunità?
Qual è la situazione attuale negli ospedali della Liguria?