Dopo alcuni giorni in fascia gialla, la Liguria è passata oramai da più di una settimana in zona arancione, questo comporta, tra le vari limitazioni, anche la chiusura di bar e ristoranti h24, ad esclusione dell’asporto e del delivery. Ed è proprio l’asporto, in questi giorni, a “salvare” in corner i ristoratori che, per sopperire alla chiusura, stanno studiando nuovi modi per incentivare i clienti a consumare le loro pietanze a casa. E’ il caso di Antonio Scalise, titolare del ristorante Prie de mà sul lungomare di Cogoleto che gestisce il locale con la mamma e la sorella e che, in epoca di covid, si affida a nuove formule e a serate a tema per ingolosire i suoi concittadini. Dai fritti alla paella, passando per lo stoccafisso, dal venerdì alla domenica, per limitare e contenere i costi. Ma a Cogoleto, come in tutti gli altri piccoli comuni, i ristoranti sono doppiamente penalizzati: non solo la chiusura h24 delle loro attività, ma anche il divieto di spostarsi da un comune all’altro. Risultato? “I nostri clienti delle cittadine limitrofe non possono ordinare da noi perché non ci si può spostare, abbiamo perso clienti abituali da Savona, Genova, Varazze, Albisola”, ci spiega Antonio Scalise. Ascolta l’intervista completa.

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