Tradizione rispettata. La Mirko Team ha vinto ancora una volta la Coppa Chiavari Tisca di calcio a sette. Solo una volta, proprio la scorso anno, la squadra verdenera aveva dovuto cedere il passo, uscendo a sorpresa in semifinale. Quest’anno, dunque, c’era un motivo in più per vincere, c’era anche più fame nonostante recentemente la formazione del patron Mirko Vaccarezza si sia laureata anche campione d’Europa.
A Chiavari la squadra allenata da Alberto Inglese e Federico Gerini si è imposta per 4 a 2 dopo una finale entusiasmante contro Iris che si era portata subito in vantaggio con un’incertezza del portiere della Mirko Team. Pezzi risponde tra il primo e il secondo tempo ribaltando il risultato. Poi però viene espulso
Arbasetti per la Mirko Team («Fallo dubbio» contestano i compagni), Beretta pochi minuti dopo si fa perdonare il primo gol parando un rigore, ma il 2-2 arriva ugualmente.
Quando tutti pensano agli extra time Massimo Carbone, incitato a gran voce dal pubblico, si ricorda di essere appunto fresco campione d’ Europa, si ricorda di essere Karbomber: prende palla, semina la squadra avversaria e va a segnare il gol vittoria del 3 a 2 allo scadere.
A tempo scaduto arriva anche il 4 a 2 dell’enfant prodige Jacopo Ciuffi che sigilla la finale.
La formazione. Portieri: Ratto e Beretta. Difensori:
Arbasetti, Turcanu, Semenza e Holguin. Centrocampisti:
A. Castronovo (capitano), Ciuffi, Ermenegildo, Bosetti, Salis, Pezzi, Bentacourt. Attaccanti: F. Castronovo e Carbone.
Il vicepresidente Simone Soracco:«Abbiamo dominato il girone, avevamo battuto la stessa finalista 6 a 0 già proprio nel girone, le finali però sono diverse, ma noi siamo costruiti per vincere».
Angelo Castronovo:«Dopo tanti anni qui sono diventato finalmente capitano e ho visto tanti miei compagni alzare coppe, quest’anno finalmente è toccato a me. Avevo un accordo in Prima categoria pronto, mi sono svincolato e rinunciato per poter partecipare a questa edizione e ho fatto bene, dedico la coppa a mia moglie Federica e ai miei due bimbi, futuri giocatori della Mirko Team».
Edwin Bentancourt:«Un anno indimenticabile, per noi sudamericani spesso non è facile tenere la concentrazione, soprattutto dopo traguardi come una Europa Cup, ma il Pres ci teneva e ho cercato di dare il massimo, credo facendo bene».
Mirko Vaccarezza:«Non parlo mai né di episodi né di arbitri. Preferisco solo complimentarmi coi nostri avversari che hanno giocato al 110%: sono stati ottimi avversari e una finale che sembrava scontata è stata invece entusiasmante. Sono una bella squadra veramente, soprattutto per l’intesa di gioco che hanno».
Massimo Carbone (con un sorriso):«Sono molto felice, per me essere uno dei giocatori più belli e famosi e spesso faticoso, ho giocato con la bronchite, dovevo essere operato, ma non potevo: dovevo vincere e l’ ho fatto.
Quando a un minuto dalla fine tutti gridavano Carbo Carbo Carbo ho deciso di prendermi la coppa e sono andato a segnare il gol vittoria.
A volte la mia umiltà mi frena ma oggi voglio ammettere che se sono stato eletto miglior giocatore d’Europa un mese fa, un motivo ci sarà.
Ringrazio tutti i miei fans anche quelli che mi incitano sempre sui social anche da Brescia e dedico a loro questa coppa»