Per il Giro dell’Appennino c’è sempre una prima volta, questa 83esima edizione si svolge il 2 giugno, non era mai successo. La novità della salita al Santuario della Guardia, dopo il successo straordinario di pubblico dello scorso anno, è confermata. In abbinata, però, alla parte più dura della salita alla Bocchetta sino a località Vixella: 6,2 chilometri da percorrere con una pendenza media 7,6% con punte del 19% nel
primo tratto e del 18% dopo Langasco. E anche questa accoppiata è una prima volta. Le pendenze non scherzano anche successivamente, visto che dopo Lencisa ci sono pendenze del 21 e del 18%. Quasi 200 i chilometri da percorrere con circa 3.000 metri di dislivello. Cinque i Gran Premi della Montagna: Fraconalto, Crocefieschi, Crocetta d’Orero, Pietralavezzara, Madonna della Guardia. Traguardo nello splendido scenario di Via XX Settembre nel cuore di Genova. Piemonte e Liguria sempre fianco a fianco nel sostegno ad una che gara partirà ancora una volta da Pasturana, vicino alla Carrosio di Tarcisio Persegona, storico Presidente dell’Impresa Tre Colli, cui è dedicato dal 2020 il Giro dell’Appennino. Dopo Fraconalto si entra nell’area metropolitana di Genova e la corsa “non dimentica” la Valpolcevera, da dove tutto è nato, portando i corridori tra Sant’Olcese, Serra Riccò, Pontedecimo, Campomorone e Ceranesi.
“Il ciclismo ha ripreso lo spazio che aveva nel dopoguerra dove era secondo solo al calcio – sottolinea Enrico Costa, presidente dell’Unione Sportiva Pontedecimo Ciclismo -. Anche il Giro dell’Appennino ha confermato, con la folla che abbiamo visto lungo i tornanti e all’arrivo, che l’amore per questo sport rimane intatto. Un grazie particolare a questi appassionati che seguono il nostro Giro rendendo significativo l’impegno di tanti campioni, gratificando gli sforzi delle istituzioni e dei volontari dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo”.
“Questo Giro dell’Appennino è diverso dagli altri come lo era quello dello scorso anno – dichiara l’assessore allo Sport di Regione Liguria Simona Ferro – La principale novità non riguarda però né la tecnica, né il percorso, ma l’obiettivo da raggiungere al di là della meta: si corre per la Pace. Il primo di giugno sarà dedicato infatti alla Pedalata per la Pace. Un modo meraviglioso per ribadire che la vita deve essere interpretata come lo sport dove non esistono nemici, ma solo avversari e questa è una lezione che tutti dobbiamo imparare.
Appuntamento il giorno prima della corsa, mercoledì 1 giugno, con una “tappa speciale”: si svolgerà infatti “Pedaliamo con i Campioni Ucraini per la Pace” con partenza alle ore 11 dal Centro Commerciale L’Aquilone e arrivo al Passo della Bocchetta alle ore 12. Grazie al sostegno del General Manager della squadra Drone Hopper-Androni Giocattoli, Gianni Savio, saranno presenti gli atleti di questo team in gara il giorno successivo, con Andrii Ponomar, il campione ucraino in carica che fa parte della squadra. Parteciperà anche il campione ucraino Under 23 in carica, Maksym Bilyi. Hanno già dato l’adesione la Campionessa del Mondo Edita Pucinskaite, lituana, l’ex professionista genovese Luca Raggio, che vestirà la maglia della nazionale Ucraina ricevuta in dono da Bilyi quando erano compagni di squadra, Davide Rebellin, più volte sul podio del Giro dell’Appennino eancora in gara, a 51 anni, il giorno successivo. Sul Passo della Bocchetta arriveranno anche gli atleti della Overall Tre Colli che saliranno dal versante di Voltaggio. Davanti ai Cippi di Coppi e Ghiglione verrà deposto un mazzo di fiori e i presenti riceveranno la benedizione dei Parroci di Pontedecimo e di Campomorone.