Pensare che il prosismo campionato di pallanuoto inizi senza di lui sembra quasi impossibile. Ma Massimo Savarese, savonese di Bergeggi, a sopresa, ha deciso di lasciare. Dopo 25 anni non lo si vedrà più a bordo vasca. “Motivi personali, decisione dolorosa” dice lui senza aggiuntgere altro in merito.
Ma 305 gare in A1 non sono uno scherzo. “Grazie a giocatori, dirigenti, colleghi Mi avete sopportato per 25 lunghi anni, ma anche supportato. Durante questo lungo periodo sono diventato uomo e padre, ma l’arbitraggio è stato parte di me come lo puo’ essere un figlio. Ho imparato sempre da tutti: facevo finta di non ascoltare, ma nel mio profondo ascoltavo e tanto. Mi assumo la responsabilità di aver fatto delle scelte che alle volte potevano essere sbagliate di avere creato nell’ambiente un clima teso o comunque di non accettazione. Ma la nostra figura è proprio quella di dover decidere, e farlo nel miglior modo
possibile. Vi garantisco che sul piano vasca non ti rendi nemmeno conto di aver sbagliato, hai solo un momento di esitazione”.
Poi l’ultima riflessione sui colleghi:”Credo che la classe arbitrale italiana sia la migliore nel panorama mondiale. Organizzazione, preparazione e
competenza sono alla base del nostro movimento: un plauso va al nostro presidente ed al centro tecnico. Non portero’ piu’ il fischietto alla bocca. Pensandoci non è un caso che la posizione sia quella: tra la testa ed il cuore”.