La crisi di governo interessa, in modo trasversale, anche il mondo dello sport. Con la fine dell’esecutivo Conte bis si chiude l’esperienza al Ministero dello Sport per Vincenzo Spadafora, l’uomo trovatosi a gestire le sorti di attività e impianti sportivi in piena pandemia. Su Babboleo News abbiamo sentito Stefano Anzalone, consigliere delegato allo Sport del comune di Genova, per tirare le somme di un anno e mezzo di mandato. Qual è la situazione degli impianti sportivi genovesi? Quanto è stato fatto dal governo e dal comune per tutelarli in un momento di estrema difficoltà?
“Sono stati mesi difficili” commenta Anzalone. “L’esperienza con Spadafora è stata negativa: speriamo che il nuovo governo individui un uomo che conosca realmente il mondo dello sport e riesca a dare risorse adeguate a impianti e società”.
A Genova, in particolare, resta il problema dell’impiantistica sportiva. Nonostante negli ultimi due anni siano stati fatti investimenti importanti, con il rifacimento di sei campi da calcio a 11 (diventeranno nove con i campi di Sampierdarena, Sestri Levante e Cornigliano), le poche risorse che arrivano dal governo, secondo Anzalone, non hanno permesso di fornire a palestre e piscine l’aiuto necessario: “Non abbiamo ricevuto un centesimo”.
In un generale clima di incertezza, impianti e società sportive stringono i denti e restano in attesa di novità. E soprattutto di ristori adeguati.