Sgombero e chiusura Csoa Zapata: i messaggi di solidarietà dal mondo della musica

Dopo la notizia del prossimo sgombero del centro sociale Zapata, negli ex Magazzini del Sale di Sampierdarena, sono tantissimi i messaggi di solidarietà e sostegno da parte dei cittadini, ma iniziano ad arrivare anche testimonianze di chi gli spazi occupati li ha vissuti in prima persona.

“Ricordo perfettamente la data di 20 anni fa durante il tour di verità supposte allo Zapata- dice Caparezza, in un video condiviso sui canali del centro sociale – non dimentico quando nessuno mi dava lo spazio dove esprimermi, vi ringrazio all’epoca come oggi”.

Solidarietà allo Zapata di Genova, la nostra seconda città” – racconta Oscar Giammarinaro degli Statuto, gruppo musicale torinese – “fondamentale punto di riferimento per la musica del nord Italia e per la cultura in generale che non dev’essere sgomberato“.

Uno sgombero che va a colpire una realtà che da 30 anni per Genova significa socialità e cultura” – aggiunge Nuto della Bandabardò “tutto quello che serve“.

Un posto importante” – dice Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti – “un posto di libertà che si chiama Zapata“.

Annunciata intanto per questa sera, lunedì 6 febbraio, alle ore 19 presso il Teatro Modena di Sampierdarena l‘assemblea pubblica cittadina su Zapata e riqualificazione, mentre sabato 11 febbraio si terrà il corteo per le vie cittadine.

Il comune intende liberarsi di una consolidata realtà con più di 30 anni di attività, un luogo libero e privo di scopi di lucro che permette dinamiche aggregative e sociali irripetibili in altri contesti – si legge in una nota del centro sociale – invitiamo Sampierdarena e tutti i cittadini che ancora ritengono il CSOA Zapata e la sua esperienza e funzione sociale necessari, a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà“.

Anche il mondo della politica ha sottolineato l’importanza di questo centro, infrastruttura fondamentale per una zona critica come Sampierdarena e il ponente cittadino. “La pubblica amministrazione non vuole riconoscere che ci sia un’idea alternativa di cultura che parta dal basso, dall’idea di uno spazio libero e gratuito” – racconta ai microfoni di Radio Babboleo Selena Candia, consigliere regionale Lista Sansa- “in un quartiere come Sampierdarena le proposte sono pochissime avere un luogo d’incontro è fondamentale, invece si vuole cancellare questo pezzo di storia“.