Covid e restrizioni: cosa dice il nuovo decreto legge

Il nuovo decreto legge approvato nella notte tra il 4 e il 5 gennaio prevede nuove misure restrittive in vigore dal 7 al 15 gennaio. Italia in zona gialla giovedì 7 e venerdì 8, ma con alcune novità introdotte “ad hoc”: oltre ai già noti limiti agli spostamenti nelle ore di coprifuoco (dalle 22 alle 5), saranno vietati gli spostamenti tra Regioni. Vietati, di conseguenza, anche gli spostamenti nelle seconde case, se situate in un’altra regione. Saranno invece aperti per la consumazione al tavolo fino alle 18 bar e ristoranti. Riaprono asili, scuole elementari e medie in presenza, mentre per i licei e gli istituti superiori secondari si dovrà attendere l’11 gennaio (con didattica in presenza al 50%). Le università proseguono le attività a distanza.

Il weekend del 9 e 10 gennaio si torna in fascia arancione: le limitazioni agli spostamenti coinvolgono anche i comuni: vietato spostarsi non solo tra Regioni, ma anche da un comune all’altro salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute. Resterà però in vigore la deroga introdotta in occasione delle festività natalizie: sono infatti consentiti gli spostamenti tra comuni con popolazione fino a 5000 abitanti in un raggio di 30 km, ad eccezione dei capoluoghi di provincia (per intenderci: ci si può spostare da Pieve Ligure a Sori, ma non da Pieve Ligure a Genova). E’ inoltre consentito lo spostamento (una volta al giorno e tra le 5 e le 22) verso una abitazione che si trova nella stessa regione nei limiti di 2 persone oltre a quelle già conviventi, oltre ai minori di 14 anni o persone disabili. Il 9 e 10 gennaio chiusi bar e ristoranti (solo domicilio, asporto fino alle 22).

A partire dall’11 gennaio, infine, si tornerà alla suddivisione delle regioni a colori a seconda delle criticità. Ma occhio agli indicatori, che cambiano e diventano più rigidi: se in questo momento infatti in zona arancione vengono collocate le regioni con Rt fino ad 1,25, con le nuove misure basterà avere un Rt fino ad 1. In zona rossa finiranno le regioni con Rt da 1,25, mentre attualmente questa fascia di rischio scatta con Rt da 1,50.