Rientro a scuola e caro prezzi: aumenti del 10% per la prima media
Deve ancora suonare la prima campanella del nuovo anno scolastico, ma l’acquisto dei materiali si sta già rivelando un vero e proprio salasso per gli italiani. Diverse sono le associazioni che stanno calcolando i rincari che andranno a gravare sul bilancio delle famiglie italiane, già messo alla prova dall’aumento dei prezzi dell’energia, dei carburanti e, soprattutto, dei beni alimentari. Si stima che dal 2019/2020 al 2023/2024 la spesa media per le classi prima di qualsiasi indirizzo, dizionari esclusi, sia passata da 338,7 euro a classe ai 360,0 dell’anno che sta per cominciare, con un vertiginoso aumento del 7,5%. In appena quattro anni, la spesa media per la dotazione libraria al classico è aumentata dell’8,6%: gli incrementi dipendono anche dalla selezione dei testi scelti dai professori. Per gli studenti di prima media i rincari raggiungono il 10%, per una spesa media che sfiora i 500 euro.
Quali sono le strategie per risparmiare? E’ sicuramente una scelta saggia quella di rivolgersi al mercato dell’usato, che assicura economie fino al 26% con la possibilità di trovare testi intonsi. Altrettanto utile anche lo scambio diretto all’interno degli istituti, che favorisce la possibilità di controllare le modifiche apportate tra un’edizione e l’altra, arrivando ad acquistare al 50% del prezzo di copertina.
Per quanto riguarda invece il corredo scolastico, si consiglia di affidarsi ai negozi della grande distribuzione che offrono prezzi decisamente competitivi rispetto alle cartolibrerie, oppure rivolgersi a quei librai che offrono promozioni sulla cancelleria per chi acquista i libri di testo in negozio.