Maxi concorso di Alisa, OSS in piazza per chiedere lo sblocco delle assunzioni

Da questa mattina numerosi OSS stanno manifestando contro il blocco del maxi concorso indetto da Alisa nel 2019 per l’assunzione a tempo indeterminato di 274 operatori socio sanitari, in stand by dopo l’accoglimento del ricorso da parte di alcuni candidati sulle errate modalità di svolgimento.

Dopo la prima prova, svoltasi il 12 maggio 2021, alcuni partecipanti non ammessi alla fase successiva avevano fatto ricorso al Tar che ha accolto la richiesta. Il Consiglio di Stato, dopo il ricorso di Alisa, ha confermato con un’ordinanza la decisione del Tar di invalidare la prova e sospendere il concorso.

Lo slogan della protesta, che si prolungherà sino alle 17 di oggi davanti alla prefettura di Genova, è direttamente indossato dai manifestanti, che mostrano magliette bianche con scritto: ‘Oss, ora siamo stanchi. Io non mollo‘. La richiesta è quella di sbloccare la situazione e proseguire nell’iter con le assunzioni in Asl, previste per lo scorso primo agosto.

Attualmente questi operatori hanno contratti non stabilizzati a scadenza, privi di qualsivoglia tutela: situazioni molto precarie anche a rischio di non assunzione e non richiamo.

Ai microfoni di Radio Babboleo Cinzia Ragone, Oss Asl 3

La vostra situazione di stabilizzazione contrattuale non è andata a buon fine. Cosa vi ha detto la politica e qual è la situazione?”

‘Tutto il percorso che avete fatto, la pre-selettiva e la prima parte del concorso, è come se non l’aveste fatto?

‘Qual è la vostra situazione contrattuale attualmente e quali tutele avete?’

Fate anche turni e orari pesanti”

Che cosa chiedete alla politica in questo caso all’Assessore alla Sanità che poi è anche il Presidente di Regione Toti?