No al trasferimento dei depositi chimici di Genova da Multedo a Ponte Somalia, nuova mobilitazione oggi dei cittadini di Sampierdarena scesi in piazza in oltre 1000 con un corteo per fermare lo spostamento di Carmagnani e Superba. Al loro fianco anche il municipio Centro Ovest che dopo il ricorso al tar aggiungerà nuovi dati alla documentazione per sostenere l’impraticabilità della soluzione trovata dal comune. Residenti e attivisti hanno sfilato in corteo da piazza Barabino fino a lungomare Canepa, con cartelli e striscioni: “Più servizi, meno servitù”, e “La nostra salute e la nostra vita non sono in vendita”. “Abbiamo presentato altre 38 pagine di osservazioni – spiega il presidente del municipio Centro Ovest Michele Colnaghi – da cui appare chiaro che questa non sia solo una nostra idea, ma che questo spostamento non sia da fare per tutta una serie di normative che secondo noi vengono aggirate”.
“Nonostante sia evidentemente impossibile tenere i depositi dove sono attualmente – sottolinea anche Gianmarco Veruggio, candidato capolista in consiglio comunale a Genova per la lista Crucioli Sindaco – sarebbe passare dalla padella alla brace metterli sotto la Lanterna, condizionerebbe tutti i siti adiacenti”.
No secco alla scelta di Sampierdarena anche da parte di Antonella Marras, candidata sindaco per la sinistra. “Vanno tolti da Multedo – ha spiegato – ma non abbiamo gli spazi in questo momento per metterli in città. Va valutato tutto quello che esiste già in quell’area come aziende a rischio incidente rilevante e l’impatto che avrebbe sul lavoro”. “Una logica perenne di fare di Sampierdarena una cloaca di servitù – conclude Gianfranco Angusti, delle Officine Sampierdarenesi – o si capisce che certe cose non sono compatibili, non ci stanno, oppure glielo faremo capire”. Ascolta le interviste di Babboleo News.