Il basilico che cresce senza terra: ecco la prima coltivazione aeroponica della Liguria – Babboleo

Il basilico che cresce senza terra: ecco la prima coltivazione aeroponica della Liguria

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A Borghetto Santo Spirito (SV) arriva il primo impianto aeroponico della Liguria.

Si tratta di una serra innovativa in cui il basilico nasce e cresce fuori dal terreno, ha le radici che fluttuano nell’aria, e ricava l’acqua e tutti i nutrienti di cui ha bisogno da un sistema di nebulizzazione.

Più che un condimento, il pesto in Liguria è un simbolo e nessuno, più di noi liguri, è affezionato alla ricetta originale. Proprio per non allarmare i liguri più tradizionalisti Paolo Gazzotti, titolare dell’azienda agricola “La Fattoria di Pol” che ha avviato l’impianto, rassicura tutti: questa tecnica non vuole contrapporsi a quella tradizionale.

Questo processo di crescita avviene in serre, quindi in ambiente protetto in grado di assicurare alle piante la temperatura e l’habitat perfetto per lo sviluppo. L’ambiente chiuso e isolato, formatosi all’interno delle serre, e l’assenza del terreno, permette alle piante di basilico o di altri ortaggi, uno sviluppo e una produzione maggiore. La crescita più veloce ed abbondante è dovuta anche alla minore esposizione agli agenti infestanti che possono compromettere e rallentare lo sviluppo delle piante.

Questa tecnica prevede l’utilizzo di specifiche soluzioni acquose, arricchite con sostanze nutritive, che devono essere nebulizzate periodicamente e direttamente sulle radici del basilico coltivato.

Sono innumerevoli i vantaggi di questa tecnica. Tra i benefici principali, uno sviluppo più sano, veloce e maggiore delle piante coltivate. L’assenza di terreno, infatti, permette di eliminare tutti quei rischi biologici connessi al ricircolo dell’acqua, mentre la possibilità di proliferazione di batteri e funghi che possono danneggiare e ostacolare la crescita della pianta sarà pressoché nulla. Inoltre, gli sprechi vengono ridotti in quanto il basilico non viene strappato via, ma soltanto cimato.

Oggi “La Fattoria di Pol”, che presto sarà attrezzata per visite a attività didattiche, limita la coltivazione a basilico e insalate, ma l’idea è di allargare i propri orizzonti, coltivando anche lo zafferano.

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