Monitorare lo stato di conservazione dei beni architettonici attraverso una tecnologia sostenibile, non invasiva e replicabile: è lo scopo di In-Heritage, un progetto d’innovazione realizzato dalle aziende genovesi Artys e PM_Ten e dal partner spagnolo Hopu, e cofinanziato dal progetto europeo Sme4SmartCities – Programma Eni Cbc Med (di cui Filse è il partner italiano), i cui primi risultati sono stati presentati a Palazzo Tursi nell’ambito dell’edizione primaverile dei Rolli Days 2023.
Una collocazione ed una tempistica non certo casuali, poiché l’osservazione condotta da In-Heritage interessa il sito Unesco dei Rolli e coinvolge lo stesso Palazzo Tursi, Palazzo Reale e Palazzo Spinola di Pellicceria e i I rilievi eseguiti sono stati effettuati nell’ambito di un progetto più ampio a cura degli Istituti museali che porterà alla creazione di un sistema di gestione, conservazione e manutenzione delle strutture.
Ai microfoni di Babboleo News Alessandro Delucchi Ceo Artys Srl ha spiegato le particolarità e le applicazioni di IN-HERITAGE
Attraverso lo studio dei Digital Twins dei palazzi, vale a dire la loro rappresentazione virtuale, sono stati riscontrati alcuni segni di degrado sulle facciate: quella di Palazzo Tursi, per esempio, ha evidenziato un discreto stato di conservazione, ancorché caratterizzato da criticità quali, soprattutto, la presenza di depositi assimilabili a crosta nera in prossimità delle parti architettoniche in aggetto, dovuta all’azione combinata di inquinamento atmosferico e pulviscolare e di piogge acide, la cui evoluzione potrebbe portare alla perdita di alcune parti di materiale.
Le analisi condotte sulla facciata principale di Palazzo Reale hanno evidenziato uno stato di conservazione complessivamente discreto, salvo alcune porzioni che sono interessate dalla percolazione di acque non opportunamente canalizzate sul terrazzo posto in sommità. Sono pertanto presenti, nella fascia sotto al terrazzo, patine biologiche, efflorescenze, distacchi e lacune. Nelle porzioni dei balaustrini sottostanti agli aggetti, laddove non scorre l’acqua meteorica, sono invece presenti apparati complessi assimilabili a croste nere.
Le rilevazioni condotte sulla facciata principale di Palazzo Spinola di Pellicceria hanno invece evidenziato una conservazione complessivamente buona. Si è rilevata la presenza di pulviscolo sotto forma di deposito nelle parti architettoniche decorative protette dagli aggetti. Laddove gli aggetti sono esposti alla pioggia diretta, i depositi sono alternati al fenomeno del dilavamento.